La nostra storia

Rampinini Onoranze Funebri e Arte Funeraria operano nel settore dal 1906 e si evolvono nel dopo guerra, quando le diverse attività della famiglia seguono uno sviluppo specifico nel ramo trasporti: persone, merci e onoranze funebri. Quest’ultimo settore, seguito da nipoti e pronipoti del fondatore Gaetano Natale, è maturato negli anni Novanta con l’acquisizione di un’altra impresa altrettanto storica (Castelli Paolo di Lomazzo)

Risale al 1906, tra le varie attività che hanno avuto origine a Fino Mornasco dal fondatore Gaetano Natale Rampinini, quella dei trasporti funebri. Inizialmente svolta facendo uso di mezzi trainati da cavalli, è poi cresciuta costantemente seguendo l’evoluzione tecnica degli automezzi.
Nel 1946 il figlio del capostipite, Ernesto, apporta innovazioni e sviluppo a tutti i settori dell’azienda dando consistenza alle onoranze funebri Rampinini.

L’attività cresce e si estende nei paesi di Fino Mornasco, Appiano Gentile, Gorla Maggiore e Como. In queste località l’azienda investe notevoli risorse aprendo recapiti per l’assistenza al pubblico, coprendo un territorio esteso nel raggio di 20/25 km. Tutto ciò a cura dei figli di Ernesto, Gaetano, Antonio e con l’aiuto di Carlo Clerici per la zona di Appiano Gentile.
Nel 1998, la responsabilità dell’intero settore passa nelle mani di Ernesto, figlio di Antonio e pronipote del capostipite. Con lui si amplia ulteriormente sia il campo d’azione sia il parco automezzi, acquisendo un’altra azienda storica nel settore, la Onoranze funebri Paolo Castelli di Lomazzo. Viene mantenuta la sede operativa di Via Stoppani al civico 4 e la collaborazione con la famiglia Castelli, nella fattispecie il figlio Marco. Allo scopo di rendere più immediati e funzionali gli interventi, viene creato un nuovo centro operativo in Cadorago con magazzino, esposizione, rimessa delle auto funebri.
L’unione tra le due aziende ha significato l’aggiunta della filiale di Lomazzo, acquisendo al territorio già coperto Bregnano, Cadorago, Fenegrò e Cirimido.
Dal 2008 la direzione della sede di Lomazzo, successivamente spostata in Piazza della Stazione, viene affidata ad Elisa che, fresca di studi e di entusiasmo, apporta nuove idee nel rapporto con i Clienti e nella promozione e sviluppo dell’attività di marmi e arte funeraria. L’ampliamento della struttura aziendale, la maggior area curata e le sempre più numerose richieste da parte della clientela, hanno portato alla scelta si inserire nella già vasta gamma di servizi, anche il settore riguardante monumenti funebri, marmi per loculi, tombe e cappelle cimiteriali nonché annessi accessori.

 

“I clienti ci donano la propria fiducia da tre generazioni” affermano Elisa ed Ernesto Rampinini. “La ferma volontà di ricambiarli ci spinge ad improntare la nostra attività sulla qualità del servizio e sulla professionalità dei nostri operatori, per seguire il Cliente come fosse un amico, per accompagnare la famiglia anche dopo il servizio funebre, con la nostra consulenza per le pratiche post mortem e cimiteriali”.

Rampinini Racconta

Per meglio comprendere quali siano i concetti che possono connotare il marchio Rampinini, società giunta alla terza generazione che opera nei servizi funebri, abbiamo chiesto ad Antonio Rampinini alcune riflessioni su come stia cambiando il mondo delle ONORANZE FUNEBRI; vorremmo anche capire con quali valori sia corretto rispondere a chi, in un momento non facile, si rivolge a una società per richiedere servizi che toccano da vicino la sfera famigliare, personale ed emotiva.

Quali sono le prime sensazioni quando il cliente entra in contatto con l’impresa di pompe funebri?

Il cliente – soprattutto se appartiene alla fascia dei giovani adulti – è molto informato. Si documenta, si prende il tempo per valutare e confrontare, desidera molta chiarezza nei termini del servizio offerto e vuole tutte le specifiche relative al valore economico proposto. In alcuni casi, l’abbondanza d’informazioni, reperibili soprattutto sul web, invece di contribuire alla scelta crea un surplus di proposte, fra le quali non sempre è facile orientarsi, per poi scegliere “a colpo sicuro”. Naturalmente questo vale quando si è preparati all’EVENTO, molto meno quando il lutto si presenta all’improvviso. In questo caso le reazioni possono essere molto diverse.


Quali sono i primi VALORI che volete trasmettere a chi vi contatta o magari non vi conosce direttamente?

In realtà, di generazione in generazione, abbiamo una certa continuità nell’offrire i nostri servizi funebri: il legame con il territorio di LOMAZZO conta ancora molto; anzi, è forse il primo elemento che determina la scelta di una società di pompe funebri piuttosto che un’altra. E questo vale anche per le nostre sedi di FINO MORNASCO, APPIANO GENTILE, CADORAGO E GORLA Maggiore. In ogni caso, sia con famiglie che conosciamo da sempre, sia con nuovi contatti, cerchiamo di far capire immediatamente che noi siamo lì prima di tutto per loro, per fare in modo che non si debbano preoccupare di nulla. Pensare al funerale, agli addobbi della camera mortuaria e al cimitero, alla burocrazia e agli annunci… non è facile, per chi si trova in circostanze dolorose.


Secondo lei cosa è cambiato in questi ultimi anni nelle esigenze del cliente?

Mi ricollego alle domande precedenti: percepiamo dalle parole della gente, dal malessere diffuso, dalla difficoltà ad adeguarsi a questi tempi frenetici e mutevoli, un livello di stress piuttosto alto e un conseguente rifiuto per tutto ciò che è complicazione, burocrazia… per qualsiasi tipo di problema insomma. Evidentemente siamo tutti provati dal quotidiano, così quando ci si trova di fronte ad un evento “straordinario” è difficile mantenere la lucidità e la concentrazione necessarie per organizzare al meglio un SERVIZIO FUNEBRE. Poi si tratta di un proprio caro, quindi è facile immaginare quali siano i sentimenti predominanti in quel momento.


Quali consigli vi sentite di dare prima di tutto quando venite interpellati?

Più che un consiglio, vorremmo riuscire a trasmettere sin da subito il concetto di fiducia. Spesso ripetiamo “FIDATEVI E AFFIDATEVI”, perché siamo nel settore delle onoranze funebri e dell’ARTE FUNERARIA ormai da tre generazioni e i nostri clienti hanno rafforzato la percezione di esperienza e affidabilità legata al nostro nome. Vogliamo davvero che i famigliari e gli amici del defunto possano concentrarsi sulle emozioni, sul ricordo, sull’affetto e sul legame sentimentale; tutto il resto può essere demandato a noi, che ovviamente faremo il nostro lavoro in piena condivisione con la famiglia scegliendo insieme tempi, modi e servizi. Ricordiamo che spesso i nuovi clienti si rivolgono a noi attraverso il PASSAPAROLA e questo conferma che il nostro approccio di discrezione e rispetto è apprezzato.


Secondo voi c’è abbastanza informazione sui temi burocratici, fiscali…

Questo è un tema che ci sta particolarmente a cuore. Nessuno arriva mai davvero preparato al momento del funerale; magari ci ha pensato, ha letto qualcosa o sentito da un amico che ci sono mille cose da fare e da valutare. Ma (e possiamo capirlo benissimo), nessuno è mai così previdente da organizzare “in anticipo” un evento del genere. Così, quando si arriva a dover gestire la situazione, magari anche a nome della famiglia, non c’è nemmeno la voglia di capire ASPETTI LEGALI E BUROCRATICI. Poi ogni caso è diverso, le variabili sono tantissime ed è qui che entra in gioco la nostra grande esperienza nelle pompe funebri: sappiamo bene quali sono le priorità, i cavilli, ma anche le possibilità di scelta e la gestione migliore da consigliare. Capisce bene che qui non si tratta solo di scegliere il coperchio di fiori, il legno della cassa, il testo dell’annuncio funebre e il tipo di monumento. Qui entra in gioco la legge ed è bene conoscerne tutti gli aspetti.


Notate differenze fra le diverse generazioni nell’affrontare il tema del lutto e qual è il servizio che il famigliare ritiene più importante?

A dire il vero sì, qualche differenza c’è. Nel senso che fino a qualche tempo fa la cosa più importante era rispettare le volontà del defunto; intendiamoci, non che oggi passino in secondo piano, ma qualche volta contano di più altri aspetti “pratici”, che privilegiano la posizione della famiglia: tempi, costi… non necessariamente per risparmiare, ma per scegliere secondo un criterio soggettivo, anche se questo significa non seguire esattamente le istruzioni che il proprio caro ha lasciato. A parer mio, anche questo aspetto è frutto della frenesia dei nostri giorni. Dove allestire la CAMERA ARDENTE, se addobbare con corone e cuscini di fiori, se commissionare un MONUMENTO o una tomba di qualche tipo: tutti argomenti che vengono trattati con la massima cura, ma a volte con qualche compromesso.


Ci vuole parlare delle Casa del Commiato? Come mai avete pensato a questo progetto?

Come le dicevo, siamo attivi nel settore delle POMPE FUNEBRI dal lontano 1906, quindi abbiamo assistito al modificarsi dei costumi sociali e del galateo del LUTTO. Una volta c’erano i funerali di prima, seconda e terza classe, riesce a immaginarlo? Poi si facevano le fotografie al funerale, per produrre un album di ricordi, ma anche questa usanza ormai è decaduta. Si portava il lutto per lungo tempo e ci si seguiva il corteo funebre con un certo abbigliamento e con un preciso contegno. Oggi non è più così. Le case poi sono sempre più piccole, tanti anziani sono ospiti di case di riposo, i malati terminano il loro viaggio in ospedale e tutti questi ambienti non sempre si prestano adeguatamente per l’ultimo saluto. Allora ci è sembrato opportuno offrire un’alternativa, un luogo raccolto, intimo, strutturato per accogliere e vivere al meglio gli ultimi momenti accanto al proprio caro. E’ la nostra Casa del Commiato, in costruzione a CADORAGO, con il termine dei lavori previsto a breve. Lì si potrà vivere l’evento in un ambiente adatto; prevediamo anche di utilizzare questa location per organizzare incontri e convegni su diversi temi, dall’elaborazione del lutto al dialogo con i più piccoli, dall’informazione generale fino ad argomenti specifici. Insomma, un altro modo per far sentire i nostri clienti circondati da tutte le attenzioni.


Se dovesse dare alcuni consigli ai suoi figli per proseguire al meglio nell’attività, cosa direbbe loro?

I miei figli sono già integrati nell’attività con professionalità e grande sensibilità, e di questo non posso che esserne orgoglioso; se proprio dovessi – per un attimo – rivestire il ruolo di genitore saggio, semplicemente li inviterei a proseguire sulla nostra strada, con la divulgazione dei valori che ho cercato di trasmettere loro in seno alla famiglia, prima ancora che in ambito professionale. Elisa ed Ernesto hanno scelto di proseguire nell’attività di famiglia, con tutto l’impegno che ciò comporta in termini di responsabilità e coinvolgimento personale; oggi sono al mio fianco e in un futuro vicinissimo mi supereranno, ed io sarò ben lieto di lasciare a loro il timone… cosa che, a dire il vero, sta già accadendo.


Per concludere, che mi dice delle società che pubblicizzano funerali a buon mercato?

Semplice: che accettiamo di buon grado la SFIDA della concorrenza agguerrita, perché ci dà modo di confrontarci sul nostro terreno. Abbiamo la qualità, l’esperienza, la correttezza e il giusto valore economico, senza sorprese o clausole nascoste; abbiamo rispetto per il cliente, che è perfettamente in grado di distinguere fra un commerciante e un consulente. Detto questo, di cosa dovremmo aver paura? Lasciamo che siano le persone a sceglierci attraverso l’informazione, la reputazione e la storicità della nostra IMPRESA DI POMPE FUNEBRI. Noi ci saremo sempre, per chi ha necessità di un conforto. Noi ci saremo sempre, perché amiamo la vita e la rispettiamo, e altrettanto rispettiamo la sua naturale evoluzione, senza luoghi comuni, ma con un solo comune denominatore: il RISPETTO.

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